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Cos’è una mailing list
Se ti stai domandando come creare una mailing list che possa ottenere successo leggi questo articolo.
Saper come fare una mailing list per comunicare con successo ai tuoi clienti è fondamentale. Ma cos’è effettivamente? Non è altro che l’insieme di tutti i contatti mail a cui un’azienda intende inviare dei messaggi. Sono indirizzi acquisiti nel tempo, grazie ad operazioni di marketing o alle richieste di informazioni dei contatti stessi. Sono indirizzi di persone che hanno espressamente chiesto di ricevere determinate comunicazioni.
Quando è un privato ad inviare queste email ci sono delle direttive specifiche da rispettare che regolano la raccolta e l’utilizzo degli indirizzi email e il trattamento dei dati personali. La normativa è Europea ed è chiamata DGPR impedendo la raccolta dell’indirizzo mail e il trattamento dei dati della persona se non autorizzati.
Fino a qualche tempo fa la mailing list era concepita diversamente: come un grosso insieme di destinatari ai quali inviare mail identiche in merito a determinati argomenti. È ancora possibile usare questo metodo ma non porta più a grandi risultati. Oggigiorno si parla di segment list ed una struttura stratificata e personalizzata. Le aziende oggi suddividono i contatti in segmenti che si riconoscono in determinate caratteristiche comuni.
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Come si crea una mailing list di successo?
Se vuoi creare una mailing list ma non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto. Ti forniremo le informazioni più importanti per cominciare.
1. Scelta della piattaforma da cui inviare la mail
Oggi il mail marketing si basa sulla segmentazione: mail personalizzate in base ai diversi obiettivi. Una piattaforma professionale di invio di alto livello consente di avere diversi vantaggi tra cui:
- Alto livello di performance: un’infrastruttura professionale consente di ottenere elevati tassi di recapito (ovvero la capacità di un’email di raggiungere i suoi destinatari senza essere eliminata dalla webmail, filtrata o inviata allo spam).
- Originalità: da quante newsletter scappiamo ogni giorno? Passiamo periodi a cancellare il nostro indirizzo mail da comunicazioni pubblicitarie a cui eravamo iscritti. L’obiettivo dev’essere, quindi, quello di non annoiare i nostri destinatari ma stupirli proponendo ad esempio una mail grafica e non testuale. Molte aziende si affidano infatti a editor grafici per ottimizzare il contenuto. Una soluzione può essere tendenze grafiche del momento o immagini popolari.
- Molte praticità: affidandosi ad una piattaforma professionale non ci si limita al semplice invio delle mail, ma anche ad altre funzioni collegate alle diverse attività dell’email marketing come il tracciamento dei risultati, il tasso di open rate (esprime la quota di email aperte sul totale delle inviate in un dato arco temporale) e il bounce rate (percentuale di email non pervenute al destinatario; il disguido può essere dovuto ad un errore tecnico / del server o alla disattivazione della casella del destinatario).
2. Definizione di una lista contatti e suddivisione in gruppi in base alle caratteristiche comuni
Per creare una mail list di successo, dopo aver scelto la piattaforma di invio è bene definire quali sono i contatti da inserire nella mailing list: è possibile farlo inserendoli manualmente uno ad uno oppure facendo delle liste di distribuzione che permettono di organizzare i contatti e inviare mail a gruppi di persone, senza dover inserire ogni volta i singoli indirizzi. Tutte le liste create appariranno nell’elenco contatti.
Successivamente si passa alla suddivisione in gruppi e quindi alla profilazione: la profilazione di una lista di contatti per l’Email Marketing è la condizione necessaria per procedere alla segmentazione della mailing list e quindi alla personalizzazione dei messaggi inviati.
I vantaggi di una profilazione clienti sono:
- Lanciare nuovi prodotti studiati sui bisogni della propria clientela.
- Testare varianti di prodotto per diversi segmenti.
- Creare promozioni ideate per un segmento particolare.
- Riposizionare il proprio prodotto o brand.
- Miglioramento della comunicazione verso i clienti su diversi canali.
- Studiare migliori presentazioni per la vendita diretta del prodotto.
3. Definizione di una strategia di database building
Fare database building è una delle golden rule del marketing e significa aumentare costantemente la propria lista di destinatari. Oltre all’indirizzo email, può contenere anche altre informazioni utili su un contatto: il nome utente, il genere, l’età, il luogo di residenza, la professione, gli interessi.
Per rendere sistematica l’attività ci sono degli strumenti dedicati, ognuno focalizzato su uno specifico punto di contatto con l’utente. Ciascun tool consente cioè di convertire l’utente in destinatario a seconda che si avvicini alla tua realtà online (via social network o sito web) oppure offline (in occasione di fiere, eventi o perfino in negozio).
Per fare database building è possibile:
- Usare form di iscrizione: un utente che visita un sito può decidere di rimanere sempre aggiornato sulle novità e iscriversi di conseguenza alla newsletter. Per fare ciò le aziende devono collocare il form di iscrizione nelle zone più visitate del sito. Il form deve essere accattivante e offrire un reale vantaggio.
- Utilizzare i Facebook Leads Ads: tipologia di annunci presenti su Facebook ma anche su altri social che permettono di raccogliere iscrizioni a newsletter, eventi o richieste di preventivo. I social network sono un’ottima alternativa per incamerare un buon numero di contatti mail.
4. Impostare il double opt-in
Il Double opt-in è un sistema di verifica degli indirizzi e-mail. Consiste nella richiesta ai propri utenti di confermare la loro volontà di iscriversi alla tua Newsletter dopo aver compilato il form d’iscrizione. A differenza del Single opt-in, questo metodo richiederà una doppia validazione da parte dell’utente prima di essere ufficialmente iscritto. Questo metodo viene utilizzato al fine di garantire la privacy del trattamento dei dati personali (GDPR).
Questo metodo offre altri vantaggi come:
- Miglior tasso di coinvolgimento (engagement) e più conversioni: in genere le mailing list create con il double opt-in sono meno estese di quelle basate su single opt-in, ma la qualità dei contatti è più alta, tanto che possono generare un numero maggiore di conversioni. Questo perché chi dà il consenso due volte per ricevere le comunicazioni vuol dire che è realmente interessato, quindi seguirà con maggiore interesse le campagne email, presterà più attenzione alle promozioni e sarà più facile da fidelizzare.
- Minor numero di bounce: se è troppo alto può avere effetti negativi sulla reputazione, compromettendo così anche la deliverability, ovvero la capacità di consegnare le email. Il double opt-in ti aiuta anche in questo caso: permette di ottenere una lista di soli contatti verificati, in modo da ridurre al minimo il tasso di bounce e aumentare il numero di email consegnate.
- Meno spam: sarà difficile che un destinatario che ha eseguito una doppia conferma per ricevere le comunicazioni, segnalerà poi le email come spam.

Come gestire i contatti inattivi di una mailing list?
Per gestire in modo efficace la lista di email bisogna eliminare i contatti inattivi da tempo. Se si inviano le campagne solo a contatti attivi e coinvolti, le metriche di coinvolgimento, come tasso di apertura e di clic, migliorano. Ciò segnala ai provider di posta (come Gmail, Microsoft, etc.) che le email sono ben accette ai destinatari. Di conseguenza il tasso di recapito migliora e le campagne avranno ancora più successo.
L’alternativa è una campagna di riattivazione clienti, che grazie ai criteri di Customer Segmentation permette di raggruppare gli utenti in specifici sottoinsiemi a seconda delle diverse finalità. Naturalmente risulterà molto utile avere a disposizione un software CRM che consente di integrare facilmente il database. Per realizzare una campagna di riattivazione clienti sono utili strumenti di e-mail marketing con contenuto personalizzato con sondaggi e survey, coupon e promozioni, raccomandazioni di prodotto e competizioni online.
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Creare una mailing list: gli errori da evitare
Gli errori da evitare quando si decide di creare una mailing list sono:
- Non rispettare le indicazioni del GDPR: normativa europea che regola la raccolta, l’utilizzo e l’archiviazione di dati e informazioni personali degli utenti. Non rispettarla vorrebbe dire ricevere sanzioni pesanti, o peggio ancora chiusura dell’attività web.
- Esagerare con le mail: se il contatto si iscrive alle newsletter significa che vuole rimanere aggiornato ma non per questo vuole essere riempito di mail che lo porteranno a stufarsi. Per questo è buona pratica programmare la frequenza degli invii.
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